Giuria 2025

Luigi Gandola
Ex cuoco di La prova del cuoco e patron di Salice Blu in Bellagio CO
Nato a Lecco nel 1983, ha frequentato il CFP Alberghiero di Casargo (LC) e il CFP Zanardelli di Ponte di Legno (BS).
Figlio d’arte, impara dal padre la tecnica pulita e precisa, la passione e il rispetto per la cucina.
Lavora prima come stagista, poi come chef-turnante presso il Grand Hotel Villa d’Este di Cernobbio per 10 anni.
Qui, sotto la guida degli Chef Parolari e Chef Bosetti, sempre affiancato da papà Mino, amplia le sue conoscenze, appassionandosi alla tradizione locale del Lago di Como.
L’amore per le materie prime, la voglia di imparare e migliorarsi sono lo stimolo che lo portano a partecipare e a vincere competizioni nazionali e internazionali: 40 medaglie d’oro, di cui una Olimpica nel 2004 in Germania; tre titoli mondiali e, dopo decenni di assenza italiana, conquista nel 2006 e 2009 la finale del Prix Culinarie Taittinger in Francia.
Dal 2005 diventa titolare del ristorante Salice Blu di Bellagio, aperto nel 1973 dai genitori. Con la sua presenza, l’impostazione culinaria assume più creatività e raffinatezza, pur conservando sempre un forte legame con il territorio.
Dal 2013 partecipa alla trasmissione televisiva La Prova del Cuoco in onda su Rai1. Fa parte dell’Associazione Nazionale Cuochi dal 1994.E’ attivo nel territorio lariano: socio della Società Cooperativa Agricola Olivicoltori lago di Como.
Chef Patron del Ristorante Salice Blu dal 2005, Luigi Gandola è un affermato chef, conosciuto anche per apparizioni in tv, che ha fatto della passione per gli ingredienti del territorio la sua professione. Il Lago di Como e le montagne che lo circondano sono da sempre la sua fonte di ispirazione.

Massimiliano Masuelli
Chef della Trattoria Masuelli San Marco di viale Umbria Milano
Massimiliano Masuelli, noto ai più come Max, ha mosso i primi passi in cucina all’età dei 15 anni, ha lavorato a Milano in diversi locali nel quartiere di Brera e dal maestro Gualtiero Marchesi ha imparato una grande manualità ai fornelli. Dal ’87 affianca i genitori nel ristorante di famiglia, la celebre Trattoria Masuelli San Marco di viale Umbria, dove nacque la prestigiosa rivista La Gola e si tenne la prima riunione di Slow Food.
Una cucina regionale tradizionale ma ben curata, di ispirazione lombardo-piemontese, è alla base della proposta di Masuelli che nel 2011 è stato insignito del titolo di “Campione di riso alla milanese”, uno dei piatti che lo chef prepara più volentieri. Prodotti di alta qualità – quasi ogni settimana Masuelli seleziona personalmente le materie prime e i vini del ristorante -, rispetto della stagionalità e una tradizione antica e sapiente (lo chef è di terza generazione) sono le chiavi del suo successo.

Cristina Cerbi
Chef Osteria di Fornio
Nata a Fidenza (PR) il 19 gennaio 1972, Cristina Cerbi, pur da sempre innamorata della cucina, vi si dedicherà non da subito. Diplomata all’Istituto tecnico commerciale, inizia a lavorare in uno studio di commercialisti fino a quando, nel 1992, conosce l’attuale marito, la cui famiglia gestisce da due generazioni il ristorante “Giardinetto” di Fidenza. Come autodidatta inizia a studiare cucina fino a quando, nel 1996, arriva la svolta. Cambia lavoro e sotto la direzione del suocero, lo chef Claudio Caraffini, inizia a lavorare come aiuto cuoco, affiancandolo nella gestione fino al 2005.
Dal 2006, assieme al marito Luca, gestisce a Fidenza l’Osteria di Fornio. Un po’ discosta dalla via Emilia, ne ripristina i vecchi locali, inserendo un menu di tradizione e rivisitazione di ricette antiche.
Qui Cristina e Luca offrono una vera cucina di ricerca delle tradizioni parmensi, con materie prime sceltissime e di qualità. Per rendere l’esperienza più completa, la coppia ha ampliato la location con due verande per poter mangiare all’aperto.

Walter Zanoni
Chef, Consulente e Docente
Dopo un primo avvio sulle navi da crociera e in ristoranti stellati, lavora per il Four Season di Milano, per poi accettare l’incarico di Executive Chef per l’Hotel Palazzo Arzaga di Calvagese delle Riviera. Attualmente food coach per le aziende, consulente e promotore per il Molino Dallagiovanna.
Diverse le specializzazioni in ambiti gastronomici: dalla cucina del territorio, salutistica, gluten free fino alle tecniche di lavorazione della pasta fresca. Rispetto assoluto riserva all’idea di una “cucina delle materie prime” con il fine di esaltare il sapore, la naturalezza e la freschezza degli alimenti primari, considerati sempre quali interpreti principali di ogni sua pietanza, propone un’innovazione sempre nel rispetto della tradizione.

Pamela Paredi
Chef Osteria La Lanterna – Valsorda.
Pamela Paredi, classe 1984, è orginiaria del Triangolo Lariano.
Dopo essersi formata presso CFP Alberghiero di Casargo, in Valsassina con ottimi risultati, ha sviluppato un curriculum di eccellenza lavorando in alcuni dei migliori ristoranti europei e viaggiando tra Londra, Parigi, e l’Engadina.
È però la Valsolda che le ha rubato il cuore.
Dopo alcuni anni nella cucina dello storico Stella d’Italia, dove ha incontrato il suo mentore, Angelo Foiera, Pamela ha sentito di essere pronta per spiccare il volo e dare forma al sogno di una vita. La Lanterna nasce da li.
Pamela ripropone spesso ricette della sua famiglia, in particolare della nonna Dantina e nelle sue preparazioni specialmente di carne rivivono gli insegnamenti del padre Carluccio, un macellaio che si è sempre dedicato alla vita dell’alpeggio.

Davide Aguzzi
Presidente della Federazione Italiana Cuochi, sezione Pavese
Sarà in giuria con noi Davide Aguzzi, patron del ristorante storico “Da Maiuccia” a Vigevano ed ambasciatore della cucina italiana e pavese. Gli abbiamo rivolto qualche domanda… ex Patron del ristorante, ora docente a scuola
1) Caro chef, ti attendiamo con gioia al Palio dell’Agnolotto, dove si promuove il cibo genuino e sufficiente per tutti, anche per l’Africa: cosa ti aspetti da questa nuova esperienza? Mi aspetto di vedere una sana competizione, con ricerca e fantasia nel fare e proporre farcie particolari, con abbinamenti che possono ispirare anche una cucina Fusion, con inserimenti di prodotti di eccellenza culinaria.
2) Farai parte della giuria di qualità: a cosa presterai particolare attenzione? Sicuramente sarà mia attenzione valutare la preparazione e la tecnica nel formare l’agnolotto, la cottura, i condimenti, e per ultimo, ma non perchè lo ritengo meno importante, l’impiattamento che potrà dare valore aggiunto al piatto proposto.
3) Nella tua esperienza, hai formato tanti giovani: quale messaggio rivolgi ai ragazzi delle scuole alberghiere d’Oltrepò, che presteranno il loro prezioso servizio al Palio? Direi loro che questo è il mestiere più bello del mondo, faticoso, snervante, con orari a volte assurdi, di non fermarsi alle prime difficoltà, ma se fatto con passione, curiosità, umiltà e sacrificio, darà loro tante soddisfazioni.
Il cuoco non è un lavoro qualsiasi, è nel suo essere una forma d’arte, la massima soddisfazione è creare dei piatti e ricevere il consenso dei commensali, pura benzina per continuare a lavorare e a fare ricerca.

Silvia Vigo
Docente presso l’istituto Cossa di Pavia
La passione per la cucina nasce fin da piccola, passando pomeriggi nella cucina de “La Frasca” a Menconico guardando Nonna Carolina destreggiarsi tra i fornelli.
Studia all’alberghiero ad Alassio, dove inizia a lavorare negli hotel e nei ristoranti della zona.
Torna in Oltrepo e mescola un po’ di cucina ligure con quella del nostro territorio lavorando nei ristoranti della zona.
A 27 anni inizia ad insegnare all’alberghiero Vittorio Alfieri di Voghera per poi proseguire con il centro di formazione ENAIP. Attualmente docente presso l’ istituto Cossa di Pavia.
Tra le tante esperienze, cooking show alle fiere dedicate al mondo della ristorazione, eventi all’ambasciata OCSE a Parigi, cene di Gala per il Footgolf ad Alassio e partecipa a Striscia la notizia con un progetto sullo spreco alimentare.

Raffaele Genovese
Chef e Sommellier in Toscana e Piemonte – Insegnante corsi Enaip

Lino Gagliardi
Chef e titolare dell’Osteria La Rampina – S.Giuliano M.se
Nel 1973 Lino aveva 22 anni, aveva appena terminato il militare e con il fratello Angelo decide di cambiare vita. Rilevano questa semplice osteria e in pochi anni la fanno diventare meta prediletta di molti gourmet. Arrivano a prendere la Stella Michelin, creando allo stesso tempo una cantina di vino importantissima, che oggi conta circa 10.000 bottiglie. Tavole apparecchiate elegantemente, molti fiori e colori caldi lo rendono anche alla vista un luogo difficile da dimenticare.
Un menù che guarda alla tradizione, materie prime scelte e sempre di stagione lavorate a regola d’arte sono il leit motiv dell’opera di Lino e Luca Gagliardi.